La resa totale
davanti all’ impotenza
di poter sconfiggere il male
per ritrovare la Sua presenza
Dopotutto come si può
negare l’evidenza?
Siamo noi, sicuramente,
che ancora ci dibattiamo
nell‘ incoscienza …
… è ciò è avvenuto, probabilmente,
perché ci siamo allontanati
dalla nostra Essenza
che invece conosce perfettamente,
da sempre, la speranza …
che si rinnova costantemente
in chi si ritrova e poi prova
a lasciare ai posteri
la propria testimonianza …
completamente scevra
dalla benché minima arroganza
Poiché chi la raggiunge sa
che per tutti è possibile
raggiungere il trascendente
posto, semplicemente,
al di là della mente …
ma è anche persuaso
che occorre un’infinita pazienza
affinché possa agire la provvidenza
(Riflessione ispirata dalla lettura delle pagine 51 e 52 del libro di Giorgio Torelli, “La pazienza di Dio“. © 1984 De Agostini)
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