Chi ha raggiunto la giusta conoscenza
sicuramente sa … che l’ombra non ha sostanza …
essa appare quando, nel buio più totale,
un bagliore laterale … ne rivela la presenza …
ma è sufficiente spostarsi verso l’alto
dirigendo il chiarore da una posizione più centrale
per poterne accertare l’assenza …
oppure accendere la Luce che immediatamente
ne rivela l’inesistenza …
L’ombra, quindi, è praticamente insostanziale …
e la si può tranquillamente paragonare,
ma qui entriamo nel campo spirituale …
(ciò che esula dal materiale e sconfina nell’intuizione)
al senso d’individualità, responsabile dell’illusoria separazione …
Essa è attentamente studiata dalla psicologia e dalla religione,
che l’hanno in tanti modi battezzata (io/ego/pensieri),
poiché sarebbe in grado di tramutare la realtà in un’allucinazione …
Questo è ciò che fa la mente
(auto-generatasi nell’immanente)
cercando d’interpretare se stessa, inutilmente,
non essendo ancora riuscita a sperimentare il trascendente …
Per questo ciò che percepiamo come realtà …
attraverso la nostra unicità,
è in grado di condizionarci a tal punto
da farci vedere ogni cosa in modo differente
rispetto all’interpretazione che ne da il resto dell’umanità
smarritasi, inconsapevolmente, dietro il concetto di dualità …
che però sarà presto compreso, rendendo finalmente manifesto
quel superato concetto di verità …