SONO STUFA!

È ciò che hai esclamato con concitazione l’altra sera,

dopo esserti assicurata che nessun altro c’era

che potesse ascoltare questo tuo sfogo,

in cui si cela l’insoddisfazione

d’una vita vissuta sul rogo

della sfrenata passione …

 

Sfruttata, consumata,

incenerita e poi abbandonata …

 

 

Te ne sei servita per cercare d’imprigionare

chi, a suo modo, t’avrebbe voluto donare Amore

e poi ti sei pentita … ma non te la sei sentita

d’ammettere l’errore!

 

Il tuo problema è sempre stato l’orgoglio

insieme al possesso, che barattavi col sesso …

… un desiderio che, da solo, non t’appagava,

e che ti ha spinta a cercare “altrove” l’ambito successo!

 

Ed ora l’hai perso!

Anche lui, come gli altri …

perciò ti condanni, inconsapevolmente,

come fanno quelle persone

che pensano d’essere incapaci

di potersi regalare ancora un’emozione!

 

Eppure non hai smesso d’avere speranza

che in un istante tutto possa cambiare nuovamente,

perché dentro, dalla Tua Essenza,

senti provenire quella voce altisonante

che ti ripete continuamente:

 

<<Dai, lo sai che ce la puoi fare tranquillamente

perché anche TU sei capace d’Amare incondizionatamente!>>

 

LA RECITA

… <<Ogni giorno, quasi ogni momento, “devi” riprendere la lotta dal principio – la lotta per essere te stessa. Continui a provarci, come un’attrice che impara la sua parte, nella speranza che alla fine, se ti ci metti d’impegno, riuscirai a recitare il ruolo di “chi gli altri vorrebbero tu fossi”. Col tempo speri di convincere persino te stessa. Col passare degli anni sei diventata una grande esperta nel prevedere ciò che gli altri si aspettano da te, a prescindere dalle tue esigenze e dai tuoi desideri. Tu non sei mai stata accettata, né hai mai provato a farti accettare; tu non hai mai odiato, non ti sei mai arrabbiata, non ne sei capace. Hai provato solamente le ansie della recitazione: non dovevi fare nemmeno un singolo errore, mai dimenticare una battuta o perdere un’imboccata. Due sono le storie della tua vita: una appartiene agli altri (genitori, compagno, figli, amiche), una storia con tante varianti … e l’altra è tua, tua soltanto. Tutte e due sono vere: le loro contraddizioni vanno mantenute e risolte dentro di te in ogni istante della tua vita. La verità è che ti porti sulle spalle il peso di “almeno” due vite, e in questo modo non stai solo dando fondo alle tue energie, ma ti rendi conto di aver perso di vista lo scopo, qualunque esso sia, di questo faticoso esercizio. Il copione convenzionale prevedeva, al tuo fianco, un attore protagonista, che hai sostituito più volte, da cui cercavi lusinghe, apprezzamenti, gentilezza, dolcezza … qualità che ti erano necessarie per affrontare quelle settimane, mesi, anni che scorrevano implacabili … Avevi bisogno d’un uomo che reagisse ai tuoi gesti secondo il copione, uno che recitasse la sua parte così bene da poter mandare avanti lo spettacolo. Quando hai trovato un attore protagonista con il quale il copione sembrava funzionare, hai dato a questa scoperta il nome di amore. E quando dicevi di amarlo, lo guardavi negli occhi con una tale speranza – la speranza che lui non inciampasse nella sua risposta né ti mettesse in imbarazzo con il silenzio. Perché non c’è nulla che possa cancellare il silenzio o persino la minima esitazione in risposta alle parole : “Ti Amo”. Avvertendo l’imbarazzo che ne sarebbe seguito, un attore da due soldi avrebbe fatto finta di niente e avrebbe insistito a recitare battute che ti sarebbero apparse sempre più ridicole. Tu, invece, la grande attrice, ti ergevi al di sopra dell’inganno: le tue dichiarazioni d’amore suonavano sempre convincenti. Che spettacolo impeccabile hai imparato a recitare col passare degli anni!>>

(Ispirazione tratta dal libro: “Il suono della mia voce”, di Ron Butlin. © 2004 Edizioni Socrates (pag. 31,32)

 

 

Ed ora? Esce di scena un attore,

da te ritenuto mediocre, e gli subentra un tale …

il quale, speri, possa incarnare l’ideale di quell’amore

che “magica-mente” possa farti rivivere lo splendore!

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12 risposte a SONO STUFA!

  1. Pingback: 13/4/2015 | La Nuova Era

  2. Raul111 ha detto:

    Chiantuzzella a Zagarolo

    Or che adesso son da solo
    mi sollazzo a Zagarolo,
    tutta allegra è la campagna
    ma non c’è traccia di compagna;

    con la mente al mare volo
    per chiavarmi tutto il molo,
    fantasticando mi fo un assolo
    godendo come un usignolo.

    “Mo vien via brutto porcone!”
    Gridan forte due vecchione,
    io frustrato e ormai sgamato
    mi avvicino ancor ingrifato:

    con l’uccello tra le mani
    chiedo venia e un asciugamani
    lor mi guardano infoiate
    e così me le so inculate…

    • L'amico Mauro ha detto:

      Semmai il finale avrebbe potuto essere il seguente:

      … lor mi guardano incuriosite
      ma io le saluto,
      lasciandole infastidite …

      Però, chiaramente,
      qualcos’altro di meno sconveniente …
      avrebbe elaborato la MIA mente …

      “Or che adesso son da solo
      mi sollazzo a Zagarolo,
      tutta allegra è la campagna
      ma non c’è traccia di compagna

      È così che al mare volo”
      ove passeggio lungo il molo,
      mentre ascolto, incantato,
      il fantastico assolo
      d’un bellissimo usignolo

      “Sei frustrato ed isolato!”
      Qualcuno, dietro …
      inconsapevolmente ha esclamato

      Ma IO
      che del Tutto sono innamorato …
      osservo, apprezzo e vivo,
      poiché dall’infinita bellezza …
      … sono circondato!

      PS: comunque a Zagarolo
      non ci si annoia …
      poiché oltre che passeggiare
      si può anche … meditare …
      http://itachifan.iobloggo.com/493/un-ponte
      😀

  3. Pingback: TE NE VAI | La Vita è Poesia

  4. L'amico Mauro ha detto:

    Sempre a Zagarolo …
    per chi ama passeggiare …
    ci sarebbe anche un altro posto da visitare …

    Calmo, tranquillo, vicino al cimitero …
    e ciò che è accaduto … sembra proprio essere vero!
    http://www.cinquequotidiano.it/cronaca/hinterland/2015/04/17/zagarolo-prete-ritrovato-morto-si-indaga-omicidio/

  5. L'amico Mauro ha detto:

    … “Omicidio Zagarolo: Padre Lanfranco Rossi ucciso a San Feliciano
    Chi ha ucciso padre Lanfranco Rossi? C’è un’indagine per omicidio per la morte del 60enne religioso trovato morto domenica scorsa nella campagna attorno alla cascina della comunità “I Ricostruttori nella preghiera” a San Feliciano, nelle campagne di Zagarolo. Una notizia tenuta segreta dagli inquirenti fino a ieri quando, a seguito dell’autopsia, quelli che erano inizialmente sospetti, sono diventati realtà. Padre Lanfranco non è morto per un malore, ma è stato ucciso“ …
    Fonte: http://www.romatoday.it/cronaca/omicidio-padre-lanfranco-rossi-zagarolo.html

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  7. luisa ha detto:

    Avevi bisogno d’un uomo che reagisse ai tuoi gesti secondo il copione, uno che recitasse la sua parte così bene da poter mandare avanti lo spettacolo. Quando hai trovato un attore protagonista con il quale il copione sembrava funzionare, hai dato a questa scoperta il nome di amore.

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